Studenti dei corsi di: Design del Gioiello e Design dell'Accessorio, Accademia di Belle Arti di Bologna. Design del Gioiello, Accademia di Belle Arti di Ravenna.
“The Curl” tradotto in italiano “il ricciolo”, è un anello in bronzo che ho realizzato ispirandomi alle decorazioni etrusche che, per la loro semplicità ma bellezza, mi hanno sempre molto affascinato. Volevo che il gioiello, oltre eleganza e piacevolezza, esprimesse tramite il gioioso ricciolo, un senso di libertà e spensieratezza, anche se accostato ad uno di prigionia dato lo spesso vortice, volto a fasciare il dito. Per realizzare il progetto, abbiamo utilizzato la tecnica della microfusione o fusione a cera persa, mediante la quale una riproduzione del gioiello in cera, viene trasformato perfettamente com'è in metallo. Partendo da uno schizzo su carta, ho riprodotto il disegno su un pezzo di cera, che ho modellato e scavato (alleggerendolo il più possibile) fino ad ottenere la forma da me desiderata. Una volta giunto in fonderia, a questo vengono aggiunti dei canali di entrata e di uscita (sempre in cera), e viene realizzato un medesimo stampo in gesso. Questo stampo viene poi scaldato in forno ad elevate temperature dove, per l'eccessivo calore, la cera tende a sciogliersi, uscendo così dai condotti e lasciando lo spazio per la colata di metallo fuso. Una volta raffreddato ho tagliato e limato i resti dei condotti con una lima per ferro e ho perfezionato ulteriormente il gioiello passando della carta vetrata. Infine per lucidare il tutto ed evitare che col tempo l'anello possa ossidare, ho passato su tutta la superficie una vernice per metalli che, oltre più, gli ha donato lucentezza e brillantezza.
“The Curl” tradotto in italiano “il ricciolo”, è un anello in bronzo che ho realizzato ispirandomi alle decorazioni etrusche che, per la loro semplicità ma bellezza, mi hanno sempre molto affascinato.
RispondiEliminaVolevo che il gioiello, oltre eleganza e piacevolezza, esprimesse tramite il gioioso ricciolo, un senso di libertà e spensieratezza, anche se accostato ad uno di prigionia dato lo spesso vortice, volto a fasciare il dito.
Per realizzare il progetto, abbiamo utilizzato la tecnica della microfusione o fusione a cera persa, mediante la quale una riproduzione del gioiello in cera, viene trasformato perfettamente com'è in metallo.
Partendo da uno schizzo su carta, ho riprodotto il disegno su un pezzo di cera, che ho modellato e scavato (alleggerendolo il più possibile) fino ad ottenere la forma da me desiderata.
Una volta giunto in fonderia, a questo vengono aggiunti dei canali di entrata e di uscita (sempre in cera), e viene realizzato un medesimo stampo in gesso. Questo stampo viene poi scaldato in forno ad elevate temperature dove, per l'eccessivo calore, la cera tende a sciogliersi, uscendo così dai condotti e lasciando lo spazio per la colata di metallo fuso.
Una volta raffreddato ho tagliato e limato i resti dei condotti con una lima per ferro e ho perfezionato ulteriormente il gioiello passando della carta vetrata.
Infine per lucidare il tutto ed evitare che col tempo l'anello possa ossidare, ho passato su tutta la superficie una vernice per metalli che, oltre più, gli ha donato lucentezza e brillantezza.