Valerio Testigrosso " Rainbows crusher " anello

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  1. Anello “Rainbows Crusher”

    L’unicorno (o Liocorno) è una figura mitologica che ha origine nell’immaginario medioevale. Da sempre raffigurato con l’intero corpo di cavallo bianco e un solo lungo corno avvolto a torciglione sulla fronte, agli Unicorni veniva attribuita una grande bontà d’animo, invincibilità e le virtù della nobiltà, della purezza e della saggezza. Si diceva che il corno di cui era dotato un Unicorno neutralizzasse ogni tipo di veleno, e che se il cavallo fosse stato privato del proprio corno, sarebbe inevitabilmente morto. In periodo più contemporaneo l’Unicorno venne, e viene associato tuttora, al mondo della notte, dei sogni, della magia. Creatura mitica presente in numerose fiabe e leggende popolari, continua ad essere ancora oggi spunto per numerosi racconti e libri di fantasia.

    Rainbows Crusher “Distruttore di Arcobaleni” è un anello che è nato da un’ossessione verso classica ed eterea figura dell’Unicorno situata nella memoria di ogni adulto che è stato bambino, e da una voglia al tempo stesso di ribaltare il concetto trasognato di fantasia, e creare un anello dalla forma insolita, pungente, pronto a distruggere qualunque cosa, quasi fosse una vera e propria arma.

    Per la realizzazione del gioiello sono stati abbozzati alcuni roughts preliminari su carta: l’alicorno, l’intreccio, la ruvidità, i colori pastello sono stati gli elementi che hanno ispirato l’anello.
    Dopo essere arrivati allo schizzo definitivo, si è proceduto intagliando su un blocco di cera d’api mista a paraffina le forme desiderate (alicorno > cera più morbida, e corpo dell’anello > cera più dura). Per fare ciò sono stati utilizzati degli strumenti di ferro appositamente arroventati grazie alla fiamma di una candela. In alcuni casi è stata usata anche acqua calda per rendere più malleabile la cera.
    Una volta finito di modellare separatamente i due elementi che compongono l’anello, questi sono stati mandati in fonderia dove per la fusione in bronzo è stata utilizzata la tecnica della microfusione o “fusione a cera persa”: questa pratica prevede che al modello di cera vengano applicati alcuni canali (sempre in cera) che segnino al bronzo il percorso che dovrà percorrere una volta fuso. Dopo aver aggiunto i condotti di scolo il modello viene messo in forno ricoperto da uno stampo in gesso, il tutto viene fatto scaldare a 200°C di modo da far sciogliere e colare la cera. Una volta che quest’ultima è uscita dagli appositi canali si può colare il bronzo ad una temperatura di 1010°C. Il gesso, che serviva a ricoprire il modello in cera, verrà poi distrutto per lasciare spazio alla forma in bronzo, da questa verranno poi segati i condotti che a questo punto non servono più.
    Successivamente alla fusione in bronzo i due elementi dell’anello sono stati limati e resi più lisci grazie ad un’apposita carta abrasiva.
    Una volta limati, alicorno e corpo dell’anello sono stati uniti e saldati mediante l’uso di una lega saldante dura.
    Le parti comunicanti dei due elementi (ora uniti) sono state nuovamente pulite e limate.
    Per richiamare il colore dell’Unicorno sull’anello è stato spruzzato uno spray bianco opaco per metalli e aggiunta una interferenza patinata rosa violacea.
    Infine l’anello è stato rifinito con una vernice trasparente lucidante e antiossidante.

    Valerio Testigrosso

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